V.R.E. - Valutazione Rischio Elettrico

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Il rischio elettrico, secondo una definizione che può essere tratta da quanto indicato nel Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs 81/08, modificato dal D.Lgs 106/09), è il rischio derivante dal contatto diretto o indiretto con una parte attiva non protetta di un impianto elettrico.

Nell’ambito lavorativo esistono alcuni tipi di attività dove il rischio elettrico è più significativo, come per esempio nel settore dell’edilizia, negli istituti ospedalieri, nelle carrozzerie meccaniche ed nel settore metalmeccanico.
I rischi possono però derivare anche da una eventuale esposizione a fenomeni di natura elettrica dovute alle condizioni di lavoro e le eventuali interferenze, come può avvenire nelle attività svolte in presenza di elementi altamente conduttivi quali l’acqua o i metalli.

Dove è presente questo rischio, decorrono automaticamente gli obblighi previsti dal capo III del D. Lgs 81/2008 ed in particolare le misure di prevenzione e protezione ascrivibili al Datore di Lavoro di cui all’art 18.

La normativa che regolamenta tutti gli aspetti relativi alle apparecchiature elettriche è il D.Lgs. 37 del 22 gennaio 2008 (Bosetti e Gatti) “Conformità impianti e apparecchiature/impianti elettrici/messa a terra/verifiche periodiche” e si tratta di norme tecniche che definiscono i requisiti obbligatori per legge degli impianti e delle attrezzature nonché la periodicità delle manutenzioni e delle verifiche da effettuare.
Gli aspetti relativi agli obblighi delle aziende, e alle misure preventive e protettive, sono definiti all’interno del D.Lgs. 81/08.

La valutazione del rischio elettrico quindi deve tenere in considerazione diversi elementi, partendo dalle fonti di rischio primarie (impianti ed apparati) e senza trascurare le condizioni specifiche e le caratteristiche del luogo di lavoro nonché dei processi lavorativi che possano eventualmente causare interferenze.
Gli aspetti di maggiore criticità risultano essere gli impianti elettrici, i quadri, le linee di distribuzione e gli attacchi; come previsto dal D.Lgs. 37/08 sono fondamentali le verifiche periodiche e le relative certificazioni dello stato di ogni elemento, anche in considerazione dei carichi elettrici che un impianto deve sopportare.
A questo proposito è opportuno ricordare che una valutazione accurata del rischio elettrico deve essere periodicamente rivista anche in base a variazioni dei processi lavorativi che possano apportare un aumento della richiesta di energia, e quindi un potenziale sovraccarico dell’impianto (per esempio l’acquisto di nuova strumentazione o attrezzature).
Le misure di gestione del rischio non possono prescindere dalla prevenzione, che si realizza attraverso costante formazione e informazione agli addetti, effettuando una regolare manutenzione degli impianti e delle attrezzature ai sensi delle già citate normative tecniche CEI, e con l’adozione di adeguati dispositivi tecnici (interruttori differenziali, barriere fisiche, misuratori di tensione, utilizzo di materiali isolanti).
Sono inoltre disponibili anche efficaci misure di protezione individuale, per le quali vige sempre l’obbligo di adozione da parte delle aziende interessate, come ad esempio calzature antistatiche e guanti isolanti.
 
I Professionisti LA.IN. sono in grado di fornire prestazioni sul rischio elettrico, sulle misure di sicurezza e sulla formazione dei lavoratori.
 
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