V.C.I. - Valutazione Controllo Illuminazione

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Per consentire lo svolgimento efficiente ed accurato delle attività lavorative, è necessario assicurare un’illuminazione adeguata ed appropriata.

L’illuminazione di un ambiente di lavoro deve essere tale da soddisfare tre esigenze umane fondamentali quali:

buona visibilità: per svolgere correttamente una determinata attività

        l’oggetto della visione deve essere percepito ed inequivocabilmente

        riconosciuto con facilita, velocità ed accuratezza; 

confort visivo: l’insieme dell’ambiente visivo deve soddisfare necessita di

        carattere fisiologico e psicologico; 

sicurezza: le condizioni di illuminazione devono sempre consentire

        sicurezza e facilità di movimento ed un pronto e sicuro discernimento dei

        pericoli insiti nell’ambiente di lavoro.

 

Per soddisfare queste tre esigenze fondamentali, è necessario riferirsi a parametri qualitativi e quantitativi definiti per i sistemi di illuminazione naturale ed artificiale, o da una combinazione di entrambe. 

Negli ambienti in cui si svolgono attività lavorative è indispensabile predisporre un'illuminazione adeguata a creare le condizioni per favorire l'esecuzione del lavoro e tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Tali condizioni si conseguono quando gli ambienti di lavoro possiedono sufficiente luce naturale e sono provvisti di un'idonea illuminazione artificiale, tale da non provocare stanchezza ed affaticamento visivo con ripercussioni sul rendimento lavorativo e sulla salute del lavoratore. 

La prestazione visiva richiesta a fronte di un dato compito visivo può essere intesa come il prodotto della velocità con la quale gli occhi percepiscono un oggetto (dettaglio) per l’accuratezza del riconoscimento della forma dello stesso.

A mezzo di test basati sull’uso di compiti visivi standard è stato sperimentato che la prestazione visiva dipende principalmente dal livello di illuminamento del compito visivo e quindi dalla difficoltà di questo e dallo stato fisico dell’osservatore. 

La norma che si occupa dell'illuminazione dei posti di lavoro, è la UNI EN 12464-1 – “l’Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni”, in vigore dal 1/7/03 e poi aggiornata nel 2011, la quale specifica i requisiti illuminotecnici che devono possedere i posti di lavoro collocati all'interno di edifici al fine di fornire un'illuminazione idonea ad eseguire in modo accurato ed efficace i compiti visivi.

Di tutti i fattori ambientali l’illuminazione è l’unico per il quale il D.Lgs. 81/08 preveda dei limiti numerici che danno importanza all’illuminazione di tipo naturale, in ogni caso tutti i locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentono un’illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori. 

In riferimento alla norma UNI sopraccitata, il parametro preso in esame è detto Em ossia il valore dell’illuminamento medio su una specifica superficie al di sotto del quale non è consentito scendere.

I valori sono validi per condizioni visive normali e tengono conto dei seguenti fattori:

• aspetti psico – fisiologici, come comfort visivo e benessere;

• requisiti per i compiti visivi;

• ergonomia visiva;

• esperienza pratica;

• sicurezza;

• economia.

 

La LA.IN. S.r.l. è in grado di fornire un’indagine luxometrica che comprende le misure dei livelli di illuminamento degli ambienti di lavoro in modo tale da poter valutare così un elemento che contribuisce al comfort visivo.

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