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Codice I.M.D.G

Codice I.M.D.G

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Lo sviluppo del Codice IMDG risale al 1960 quando i governi adottarono un codice internazionale uniforme per il trasporto di merci pericolose via mare per integrare i regolamenti contenuti nella Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS).

Un gruppo di lavoro del comitato per la sicurezza marittima dell'IMO “International Maritime Organization” ha iniziato a preparare il codice nel 1961, in stretta cooperazione con il comitato di esperti delle Nazioni Unite sul trasporto di merci pericolose, che in un rapporto del 1956 aveva stabilito i requisiti minimi.
Dalla sua adozione da parte della quarta assemblea IMO nel 1965, il Codice IMDG ha subito molti cambiamenti, sia nell'aspetto che nei contenuti, per tenere il passo con le mutevoli esigenze dell'industria.
Le modifiche al Codice IMDG provengono da due fonti;
proposte presentate direttamente all'IMO dagli Stati membri 
modifiche necessarie per tener conto alle raccomandazioni delle Nazioni Unite sul trasporto di merci pericolose che stabiliscono i requisiti di base per tutti i tipi di trasporto.
 
L’IMDG Code è perfettamente allineato, nella sua parte generale, ai regolamenti per il trasporto dei prodotti pericolosi via strada, ADR, via ferrovia, RID, via aerea, IATA, in quanto tutti si basano sulle norme comuni preparate in sede di Commissioni ONU a Ginevra con le: “Recommandations on the Transport of Dangerous Goods”, nel quale vi sono:
l’elenco delle materie classificate pericolose
le raccomandazioni relative agli imballaggi,
le raccomandazioni relative alla spedizione, alle etichette, ai documenti, ecc.
 
Il Codice stabilisce i principi di base; raccomandazioni dettagliate per singole sostanze, materiali e articoli e una serie di raccomandazioni per una buona pratica operativa che includa consigli su terminologia, imballaggio, etichettatura, stivaggio, segregazione e manipolazione e azioni di risposta alle emergenze. L’IMDG Code è diviso in sette parti:
1. campo di applicazione, vengono indicate la tipologia e la portata delle navi
        per le quali si applica la normativa
2. le classi di pericolosità, gruppi di imballaggio, classificazione delle
        materie, materie marine pollutant
3. elenco delle materie e prescrizioni, come nell’ADR vi è l’elenco completo
        delle materie pericolose elencate in ordine progressivo di numero ONU
4. procedure di spedizioni (etichettatura degli imballaggi, segnaletica e
        marcatura dell’unità di trasporto)
5. documentazione per l’imbarco
6. costruzioni e prove imballi e cisterne
7. operazioni di trasporto
 
In generale viene richiesto che tutto il personale che si occupa di spedizione/ricevimento delle materie pericolose debba avere una opportuna formazione sulla Security.
Se vengono movimentate materie pericolose “ad alto rischio”, che sono ovviamente le stesse considerate nell’ADR, occorre anche che venga approntato e adottato un apposito “Security Plan” con varie misure atte a tenere sotto controllo la sicurezza delle operazioni.
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