Il D.V.R. è elaborato al fine di poter effettuare una corretta “Valutazione Generale dei Rischi” presenti in azienda, in ottemperanza a quanto richiesto dall’Art. 28 e successivi del
D.Lg.s 81/2008, meglio noto come Testo Unico per la Sicurezza, così come nel tempo modificato ed integrato.
Nell’ottica di quanto espressamente richiesto dall’art. 26 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento delle imprese appaltatrici elaborando un Documento Unico di Valutazione dei Rischi che indichi le misure adottate per eliminare o ove ciò non é possibile, ridurre al minimo i rischi da Interferenze (cd. D.U.V.R.I.).
La Valutazione del Rischio Incendio costituisce parte specifica ed integrante de Documento di Valutazione dei Rischi redatto ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. 81/08.
La relazione tecnica che assume la validità di una perizia, è elaborata da Professionisti LA.IN. abilitati ai sensi della Legge 818/84 in collaborazione con Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Datore di Lavoro della ditta cliente.
La valutazione dei rischi di esposizione ad agenti fisici costituisce parte integrante del documento di valutazione rischi, come indicato dal D.Lgs. 81/08.
In virtù della specifica qualifica del principale referente della LA.IN. S.r.l., da anni Presidente dell’Ordine dei Chimici di Roma, Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise, La valutazione del rischio chimico è il punto di forza dell’azienda.
Il rischio chimico è presente, a diversi livelli, in qualsiasi attività lavorativa. La impone che nell’ambito di ogni attività lavorativa vengano valutati i possibili effetti nocivi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
La definizione di agente biologico da art 267 comma a) del D.Lgs 81/08 classifica come agente biologico “qualsiasi microorganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni”.
Il Testo Unico sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (D. Lgs. 81/08) nell’allegato XLVI indica Legionella pneumophila come agente biologico di classe 2 ovvero “tra quelli che possono comportare un rischio per i lavoratori, ma che hanno poche probabilità di propagarsi nella comunità e per i quali sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche e terapeutiche”.
L’amianto (o asbesto) è una sostanza chimica fibrosa che grazie alle sue proprietà di isolamento termico, acustico ed antincendio è stata utilizzata fino agli inizi degli anni novanta per realizzare diverse strutture.
All’interno dei rischi di tipo fisico descritti nell’art 180 (Titolo VIII, Capo I) del D.Lgs 81/08, rientra anche il discorso legato al microclima.
Per Movimentazione Manuale Carichi si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni di sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico.
In alcune circostanze particolari, i lavoratori di un’azienda possono essere esposti a campi elettromagnetici e se vengono superati certi valori limite possono costituire dei rischi per la salute dei lavoratori.
Il Radon (Rn) è un gas inerte e radioattivo di origine naturale.
Alcune regioni italiane sono interessati da fenomeni di vulcanismo secondario: vale a dire da emanazioni di gas endogeni quali Anidride Carbonica (CO2), Acido Solfidrico (H2S), Metano (CH4) ed in tracce il Radon (Rn), che si manifestano costantemente, e in alcuni casi con picchi di concentrazione di notevole entità.
La normativa che tutela la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro stabilisce anche delle regole che riguardano l’uso delle attrezzature con videoterminali (VDT).
In virtù di questa regolamentazione, tutti i lavoratori che utilizzano un videoterminale sono soggetti al rispetto delle norme in essa contenute
Volendo specificare cosa si intende per videoterminale, l’art. 173 del decreto in oggetto afferma che si tratta di uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato.
Per consentire lo svolgimento efficiente ed accurato delle attività lavorative, è necessario assicurare un’illuminazione adeguata ed appropriata.
Il rischio elettrico, secondo una definizione che può essere tratta da quanto indicato nel Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs 81/08, modificato dal D.Lgs 106/09), è il rischio derivante dal contatto diretto o indiretto con una parte attiva non protetta di un impianto elettrico.
La Direttiva europea 89/391 impone a tutti i datori di lavoro l’obbligo giuridico di tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro dei propri operatori. Con decorrenza 1 agosto 2010 l’articolo 28 del Testo Unico sulla Sicurezza, D. Lgs. 81/08, introduce l’obbligo di valutare il rischio stress lavoro-correlato.
Lo stress lavoro correlato è stato individuato a livello internazionale, europeo e nazionale quale fattore di rischio lavorativo rilevante ai fini della tutela della salute e della sicurezza
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